venerdì 5 novembre 2010

Occhi umidi,passi stanchi

Cos'è che fa di qualche battito accellerato un'emozione? Perchè alcune parole,frasi ci arrivano dirette al cuore colpendoci come una doccia fredda,mentre altre rimangono in balia del vento lontane da noi anni luce? Che motivo abbiamo di voler rincorrere sempre l'impossibile, come una sorta di masochismo sfrenato senza guardare invece tutto ciò che abbiamo già? Domande prive di senso forse, domande che sarebbe meglio non porsi per non cadere in qualche labirinto mega-galattico mentale senza via d' uscita.
Cammino su un filo,credo sia di lana e credo sia ben tirato, ho un equilibrio che mi permette di proseguire dritta,un passo dietro l'altro.Sono passi molto ravvicinati e insicuri. Un passo in avanti tocca quello direttamente dietro e viceversa. Vacillo ma con l'aiuto delle braccia mi rimetto in posizione. Una lacrima scende giu,la asciugo e vado. Ad ogni passo il rischio di cadere è elevato.Ma la forza e la voglia di arrivare ad una solida base, che mi permetta di correre libera mi incita a voler andare avanti. Voglio riuscirci,ma devo crederci un pò di più,devo credere che il mio equilibrio reggerà,che qualsiasi musica accompagni il mio cammino sarà un aiuto e non un impedimento.
Quelle che ascolto ora sono note amiche,mi fanno compagnia.
Strizzo gli occhi per guardare meglio,davanti l'infinito mi attende.

Dopotutto non può piovere per sempre no?


1 commento:

  1. Prosegui,ce la farai secondo me. E se cadrai ti rialzerai ancora..=)

    RispondiElimina